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Cresce la cura dei tumori ginecologici in Puglia, Emiliano: «Presto nuove assunzioni in sanità»

Il 2022 della sanità pugliese ha fatto registrare una crescita significativa per gli interventi dei tumori ginecologici, con risultati importanti anche per tumori non solidi e non maligni.

Un traguardo per la Puglia che fa il paio con il quadro fornito nei giorni scorsi da Agenas, interpretato e diffuso dalla Ropi, la rete oncologica dei pazienti italiani.

In base ai dati elaborati dai report Agenas dal 2017 al 2021, la Puglia è, insieme a Campania e Sicilia, la regione che misura le migliori performance in termini di trattamenti chirurgici oncologici, che assottiglia sempre di più il divario, essendo vero che, per numeri, specialità e complessità, la Puglia delle cure oncologiche è in costante crescita e nel 2022 ha confermato questo trend.

Dati in netta crescita ma, sottolinea Alessandro Delle Donne, presidente dell’Unità di coordinamento della Rete oncologica pugliese (Ucor), «per comprendere al meglio il sistema delle cure oncologiche, bisognerebbe considerare quelle ambulatoriali, i nuovi trattamenti farmacologici, gli interventi preventivi sui tumori benigni e, soprattutto, i trattamenti per i tumori non solidi, primi fra tutti quelli ematologici, esclusi dalla casistica finora esaminata».

Al riguardo, risultano significativi i dati dell’istituto tumori di Bari, sede della rete oncologica pugliese. Nel 2022 segno più per gli interventi sui tumori ginecologici (passati da poco più di 20 a più di 100, per effetto della clinicizzazione di ginecologia oncologica), che affiancano i numeri su mammella e polmone (rispettivamente 287 e 123 prestazioni chirurgiche, ben sopra la “soglia” indicata da Ropi), con ottime performance anche per i tumori ematologici.

Per l’immediato futuro, poi, «abbiamo dato il via ad un vasto piano di assunzioni, che porterà in corsia chirurghi e professionisti. Un investimento sul personale che avrà immediate ricadute su qualità e quantità delle cure erogate», spiega il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Nel frattempo, aggiunge l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, «continueremo a chiedere al governo una più equa ripartizione delle risorse, per ridurre ulteriormente il gap con gli ospedali del nord».

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