Home Attualità Ciclovie, in cantiere una rete che collega tutta la costa pugliese

Ciclovie, in cantiere una rete che collega tutta la costa pugliese

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L’incontro “La Puglia che si muove” ha fatto il punto sullo stato di avanzamento di due progetti chiave in tema mobilità: la ciclovia Adriatica e la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Queste infrastrutture rappresentano un volano per lo sviluppo del turismo sostenibile, la valorizzazione del territorio e la promozione di stili di vita più sani.

La ciclovia Adriatica

La Ciclovia Adriatica, che si estenderà lungo tutta la costa pugliese, è un progetto ambizioso che mira a collegare le principali città costiere e a valorizzare le bellezze paesaggistiche della regione. Come ha sottolineato Giuseppe Nobiletti, presidente della Provincia di Foggia, «questa infrastruttura rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo economico del territorio e per promuovere il turismo sostenibile». I primi tratti della ciclovia sono già stati realizzati, come dimostra il completamento dei 10 chilometri nel Gargano. L’obiettivo è quello di estendere la rete ciclabile sfruttando anche il sedime ferroviario dismesso, recentemente acquisito dalla Regione.

La ciclovia dell’Acquedotto

La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, invence, con i suoi 500 chilometri di percorso, si configura come un itinerario affascinante che attraversa alcune delle zone più suggestive della Puglia. Come ha spiegato Domenico Laforgia, presidente di Acquedotto Pugliese, «questo percorso valorizza non solo il paesaggio naturale, ma anche il patrimonio storico e industriale legato all’acquedotto».

La visione europea

Anche la Fiab-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha presentato un progetto ancora più ambizioso: una ciclovia che colleghi Monaco di Baviera a Santa Maria di Leuca, attraversando sei regioni italiane. Questa iniziativa, se realizzata, rappresenterebbe un’importante contributo alla promozione del cicloturismo a livello europeo e posizionerebbe la Puglia come una destinazione di eccellenza per i cicloturisti. «Questo lungo percorso di circa 1200 km prevede che ogni regione attraversata, e stiamo parlando di sei regioni italiane, sia responsabile della costruzione del tracciato e del tratto di propria competenza», ha concluso Alessandra Tormene, consigliera nazionale Fiab e referente nei rapporti con EuroVelo.

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