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Puglia, dalla Regione 30 milioni per l’accesso al credito di Pmi e liberi professionisti – VIDEO

Per le piccole e medie imprese e per i liberi professionisti pugliesi sono a disposizione altri 30 milioni di euro grazie al nuovo Fondo di garanzia mutualistica 2021-2027 della Regione Puglia.

Il fondo, presentato stamattina, è stato concepito per facilitare l’accesso al credito attraverso garanzie che possono coprire fino all’80% del prestito richiesto.

I soggetti aggiudicatari della gestione del Fondo, dopo apposito avviso pubblico, sono cooperative di garanzia e consorzi Fidi operanti nel territorio pugliese: «I Confidi rivestono un ruolo cruciale nel panorama imprenditoriale pugliese, fungendo da intermediari tra le pmi e il sistema bancario», afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, evidenziando che «grazie alla loro esperienza, offrono supporto personalizzato, rendendo possibile l’accesso al credito anche per quelle aziende che potrebbero avere difficoltà con i finanziamenti tradizionali».

In questo contesto, dunque, «la collaborazione tra Confidi, operanti in rete per la prima volta nel territorio Pugliese, rappresenta un passo fondamentale per l’efficienza nella gestione delle risorse e per la crescita dei Confidi stessi», aggiunge Delli Noci.

La Puglia, ricorda inoltre l’assessore, è una regione in cui, come emerge dai dati Istat, «crescono Pil e occupazione e cresce l’intenzione di investire nella nostra regione con tutto quello che ciò significa in termini di sviluppo economico e sociale. Il nostro compito, anche intessendo reti con altri enti come in questo caso, è quello di offrire alle imprese, anche a quelle che attraversano un momento di difficoltà, tutti gli strumenti affinché questo sia possibile», conclude.

Le garanzie offerte dal fondo possono essere richieste per due principali tipologie di operazioni: la prima riguarda prestiti per investimenti, con un importo garantito che non deve superare 1.500.000 euro per impresa; la seconda si concentra su prestiti per l’attivo circolante, con un limite di 800.000 euro. Queste garanzie possono coprire spese relative a scorte di materie prime, prodotti finiti e altre necessità operative.

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