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Elezioni comunali, il bilancio: in Puglia vincono il civismo e il blocco progressista di Emiliano

L’effetto Meloni non incide sulle amministrative in Puglia dove continua a resistere il blocco progressista guidato dal governatore Emiliano. È questa la sintesi del primo turno per le 51 sfide del 14 e 15 maggio.

Il report finale vede otto ballottaggi e 43 sindaci eletti al primo turno. Andrà ai supplementari l’unico capoluogo pugliese, Brindisi, che vede restare in corsa Giuseppe Marchionna, candidato del centrodestra che si è fermato al 44%, e Roberto Fusco, candidato del Pd e M5S, che ha ottenuto il 33% delle preferenze. Decisivi saranno gli eventuali apparentamenti e quel 12% di consensi raccolti dal sindaco uscente Roberto Rossi, appoggiato da Verdi e Sinistra Italiana. Rossi ha fatto sapere che non intende sostenere Fusco.

Ma la questione rischia di creare una frattura nel centrosinistra pugliese considerando la presenza in giunta regionale dell’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio. Un posto assicurato all’epoca delle regionali 2020 per l’appoggio dell’ex governatore Vendola a Emiliano. Ora i giochi potrebbero riaprirsi con la poltrona della Maraschio che traballa laddove lo strappo di Brindisi non trovi una ricomposizione.

Tornando al risultato nei 13 Comuni superiori a 15mila abitanti, il centrosinistra s’è imposto ad Ostuni, Francavilla Fontana e Castellaneta. Il centrodestra ha riconfermato solo Monopoli, sindaco Angelo Annese, seppur a furor di popolo (70%) con l’appoggio del consigliere regionale Stefano Lacatena, passato al centrosinistra, mentre le civiche trionfano a Casamassima. Nelle altre otto città sarà ballottaggio, con l’analisi sul voto rinviata di due settimane.

Si può tracciare un bilancio, invece, sul risultato dei 38 comuni al di sotto dei 15 mila abitanti con la partita vinta sostanzialmente dal centrosinistra con ben 16 sindaci conquistati contro i sette di partenza. Il centrodestra, invece, vince in 11 Comuni, ma ne perde otto. I primi cittadini di estrazione civica si confermano in 11 Comuni su dodici. Nonostante i risultati non proprio brillanti il centrodestra pugliese è pronto a riscattarsi ai ballottaggi.

«Ringrazio tutti i candidati nelle tante liste di Forza Italia e tutti i dirigenti del partito che hanno contributo all’elezione di tanti neoconsiglieri comunali azzurri nei Comuni baresi chiamati al voto – commenta il viceministro alla Giustizia e commissario di Bari Città Metropolitana, Francesco Paolo Sisto – Complimenti al sindaco di Monopoli Angelo Annese – aggiunge – che abbiamo sempre sostenuto, per la meritata e schiacciante riconferma. Adesso, ci rimettiamo subito al lavoro per vincere nei Comuni che andranno al ballottaggio: dobbiamo convincere gli elettori a scegliere i nostri candidati sindaci perché rappresentano, senza se e senza ma, le migliori proposte politiche. Perciò, pancia a terra per Moramarco sindaco di Altamura, per Brunetti a Mola di Bari, Morisco a Valenzano e Lenoci ad Acquaviva delle Fonti. Da segnalare, sempre per il partito azzurro, il primo posto ad Altamura con l’11%, ad Acquaviva con l’8% e a Valenzano col 9% ed il successo di Toritto per il neosindaco forzista Rotunno e a Poggiorsini della lista Picerno, capeggiata dalla forzista Di Palo».

Per il fronte progressista, invece, l’assessore regionale al Turismo Gianfranco Lopane della lista emiliana Con definisce il turno delle amministrative «una giornata storica per molti comuni pugliesi dove il voto libero ha decretato un importante successo per le forze progressiste al governo della Regione». «Il risultato di Castellaneta – aggiunge – è l’esempio di come la politica fatta con spirito di squadra e idee nuove vicine ai bisogni dei cittadini, possa riscrivere il futuro di una comunità che ha scelto di voltare pagina. La vittoria di Gianni di Pippa, neo eletto sindaco di Castellaneta col 55,8% dei voti, rafforza il vento di cambiamento che già lo scorso anno aveva soffiato sulla città».

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