Home Attualità Bitonto, liquami in lama Balice: pronta la “soluzione finale”

Bitonto, liquami in lama Balice: pronta la “soluzione finale”

Il problema l’avevamo segnalato un paio di mesi fa ed era di quelli pesanti. Succedeva, infatti, che nel parco naturale Lama Balice, nel territorio di Bitonto ci fosse lo sversamento di liquami che, se fosse arrivato persino nelle fogne, avrebbe creato problemi seri a tutta la collettività. Le prime segnalazioni sono arrivate a fine marzo e le successive agli inizi di aprile, sempre in concomitanza di precipitazioni molto abbondanti e gli esposti non hanno lasciato indifferenti né Comune, nè polizia locale e né l’Acquedotto pugliese.

Proprio i vigili urbani, infatti, il 27 marzo, segnalavano che lo sversamento era avvenuto per il tramite di una porzione di condotta di imprecisata derivazione, che sfocia a cielo libero sulla sponda orografica sinistra della Lama Balice, la cui provenienza deve quindi essere accertata. Da Palazzo Gentile, invece, hanno fatto partire altre comunicazioni al gestore e l’Acquedotto pugliese, in pronta risposta, a metà aprile ha provveduto a effettuare un primo parziale intervento, ribadendo, però, come l’assenza di fogna bianca in città rappresenti un problema e promettendo l’istituzione di un tavolo tecnico con Palazzo di città. Per non parlare, poi, dell’Ufficio ambiente comunale che ha recepito la preoccupazione degli agricoltori della zona per il ristagno di liquido maleodorante. Proprio l’Acquedotto pugliese, quindi, spinta dalle diverse sollecitazioni, nei giorni scorsi è tornata in loco per risolvere definitivamente la questione. In modo tale da dire addio al problema della tracimazione che si verifica dopo ogni pioggia abbondante.

Qual è l’intervento, allora? Un lavoro complesso – spiegano da Aqp a una testata locale bitontina – che riguarda l’impianto di sollevamento in via Burrone (e qui c’è un altro problema: l’incredibile aumento di rifiuti che di giorno in giorno viene abbandonato su quest’arteria), dove arriva una fogna risalente all’epoca medievale vincolata dalla Soprintendenza. Un sistema fognario misto, con collettori che trasportano anche le acque meteoriche e scolmatori di troppo pieno che intervengono per evitare rotture e fuoriuscite su tutta la rete fognaria e sulle strade. Partendo da questo presupposto, allora, il lavoro che verrà effettuato consiste nella ristrutturazione dell’impianto, del sistema di sollevamento e di grigliatura del bypass, oltre che nella pulizia e disostruzione.

L’intervento consentirà il miglioramento del flusso dell’acqua alla confluenza delle condotte. Soddisfatto anche il cittadino privato che è stato l’artefice della prima segnalazione. «Questa è la dimostrazione – spiega – che quando c’è sinergia tra pubblico e privato, le problematiche vengono affrontate e risolte in modo rapido».

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