Home Basilicata La Lega di Basilicata perde pezzi: Amedeo Cicala lascia il partito

La Lega di Basilicata perde pezzi: Amedeo Cicala lascia il partito

«Dopo una seria profonda riflessione, con gli amici insieme ai quali si è dato vita ad un progetto politico più che decennale, ho deciso, evitando troppi giri di parole, di lasciare la Lega». Comincia così la lettera con cui il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala ha reso noto di non far più parte della sezione lucana del partito del Carroccio.

L’ex esponente leghista ha confessato che non si è trattato di una decisione facile sotto il profilo politico e umano, ma ad onor del vero «già da mesi (come riportato dai media regionali) si avvertiva un forte malessere da parte mia su troppe decisioni calate dall’alto e su tante questioni che non sono state mai affrontate e risolte, ma rinviate in maniera sistematica».

Il primo cittadino conferma quindi le voci di un sentimento di non condivisione coltivato da tempo. «Un saluto affettuoso alle tante persone che ho incontrato durante questo percorso e in particolare agli amici che ho avuto la fortuna di conoscere». Quale sarà il futuro del primo cittadino? Ci ha pensato direttamente Cicala a chiarire i dubbi e a suggerire la sua prossima mossa: «Aggiungo, al fine di evitare interpretazioni diverse di questo comunicato, che il perimetro politico rimane quello del Centro Destra», ha concluso il sindaco di Viggiano, in procinto di accettare il corteggiamento del partito di Forza Italia Basilicata.

Intanto per la Lega di Basilicata i problemi sembrano non finire. Stavolta è il turno di Antonio Cappiello fondatore e già coordinatore regionale fino a gennaio 2019 della Lega Salvini Premier Basilicata che ha ancora attaccato il partito lucano, oramai in netta discesa di preferenze: «Oggi alla vigilia delle politiche 2022 sono tre anni che sono fuori dalla Lega. Sono rimasto a guardare da semplice spettatore e non ho potuto che constatare quanto le mie considerazioni siano state azzeccate con un partito che da pretendere la mia candidatura ad ogni costo, perché unico uomo credibile per la loro ascesa, in mia mancanza è passato alla candidatura del suo leader nazionale Matteo Salvini».

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