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Braccianti a Potenza, il bando va deserto: il prefetto sgombera la tendopoli all’ex Tabacchificio di Palazzo San Gervasio

Sono pronti per la raccolta dei pomodori, sono in tanti, ma diciotto di loro, si sono accampati nei pressi dell’ex Tabacchificio di Palazzo San Gervasio. Vivono in tende i braccianti extracomunitari, impiegati nei campi e da oggi non avranno più una sistemazione: dovranno smontare le tende per evitare lo sgombero forzato preannunciato dalle forze dell’ordine.

Lo sgombero

Se non sarà trovata una soluzione oggi è previsto l’intervento delle forze di polizia. Intanto è stata tolta la corrente elettrica. Ma i braccianti non si sono arresi e ad oggi sono ancora lì. Non sono invisibili, da sempre in quella zona esiste la tendopoli stagionale (precarie le condizioni, ma pochi se ne accorgono). Per loro non ci sono alloggi alternativi. Nulla di nulla.

Il bando deserto

Nella comunità montana dell’Alto Bradano è stato fatto un bando per cercare una soluzione, ma come dichiara una nota sindacati e associazioni informano che è andato tutto deserto. «La rete per le politiche migratorie costituita da Cgil Potenza, Arci, Lucaniaworld, Adan, cooperativa sociale La Mimosa e Filef, è venuta a conoscenza che il bando per l’accoglienza diffusa dei braccianti stagionali migranti nell’Alto Bradano è andato deserto. Ricordiamo – scrivono in una nota – che il bando era stato adottato dalla Regione Basilicata come risolutivo rispetto alla mancata apertura del centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio per inagibilità. Il sindacato aveva già espresso perplessità rispetto alla soluzione prospettata, ritenendo che tale decisione non solo andasse presa in anticipo e non in concomitanza con l’apertura della campagna della raccolta del pomodoro, ma andasse condivisa con la comunità locale ospitante proprio per evitare che il bando andasse deserto. La conseguenza è, come temevamo, che i primi migranti sono già accampati a Palazzo San Gervasio in alloggi di fortuna e che alcuni di loro hanno occupato il centro nonostante sia chiuso, andando incontro anche a probabili sanzioni».

Le prospettive

Quel che è certo è che al momento una soluzione per loro non c’è. Questo vuol dire che in tanti potrebbero cercare alloggi di fortuna e abusivi, sempre che oggi avvenga lo sfratto forzato dall’ex tabacchificio. Nello stesso tempo di loro, dei braccianti stagionali gli agricoltori hanno bisogno proprio perché sta per iniziare la raccolta dei pomodori. A loro, ai 18 che sono regolari si aggiungono tanti altri “invisibili” che lavorano per 2,50 al giorno e non hanno uno straccio di contratto.

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