Home Diritto & Economia Un testo molto ambizioso: al centro il contribuente

Un testo molto ambizioso: al centro il contribuente

Un progetto di riforma ambizioso in grado di incidere profondamente sull’intricato rapporto Fisco-Contribuenti che ha il pregio di non limitarsi a una mera manutenzione straordinaria dell’esistente, ma di intervenire con un approccio strutturale e globale su tutti gli aspetti del nostro sistema fiscale. È questo il giudizio che si trae dalla lettura dello schema di legge delega presentato in questi giorni in Parlamento. Riforma che è tra le priorità del Pnrr e che è parte integrante della ripresa economica e sociale che si intende avviare, anche grazie alle risorse europee, per dare risposta alle esigenze strutturali del Paese.

Ambiziosi sono gli obiettivi generali della riforma, puntualmente declinati nella delega: dallo stimolo alla crescita economica e alla natalità, attraverso l’aumento dell’efficienza della struttura dei tributi e la riduzione del carico fiscale, alla prevenzione e riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale; dalla semplificazione del sistema tributario alla revisione degli adempimenti dichiarativi e di versamento a carico dei contribuenti.

Il fil rouge che li unisce tutti sembra essere quello di garantire un più equilibrato rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria.

Segno evidente di tale indirizzo le norme volte a rafforzare i principi dello Statuto dei diritti del contribuente attraverso la generalizzazione dell’obbligo di contraddittorio preventivo a pena di nullità dell’atto emanato in sua violazione, la valorizzazione del principio del legittimo affidamento del contribuente, la regolamentazione del diritto di accesso agli atti del procedimento tributario, il rafforzamento dell’obbligo di motivazione degli atti, anche mediante l’indicazione delle prove su cui si fonda la pretesa impositiva, fino al potenziamento dell’autotutela, prevedendo l’impugnabilità del diniego/silenzio in caso di errori manifesti.

Ma la riforma è apprezzabile anche per l’attenzione rivolta al profilo della semplificazione degli adempimenti. Si prevede di razionalizzare gli obblighi dichiarativi in vista di un graduale superamento degli indici sintetici di affidabilità e di rivedere il calendario fiscale delle scadenze, introducendo una moratoria per quelle ricadenti nel mese di agosto.

Nell’ottica di un maggior rispetto dei contribuenti e dei professionisti che li assistono, anche la sospensione, nei mesi di agosto e dicembre, dell’invio, da parte dell’Amministrazione finanziaria, di comunicazioni, inviti e richieste di dati e documenti e l’esclusione della decadenza da benefici fiscali in caso di inadempimenti formali o di minore gravità.

Si prevede altresì di semplificare la modulistica e le modalità di accesso dei contribuenti ai servizi messi a disposizione dall’Amministrazione finanziaria, ampliando e semplificando le modalità per il rilascio delle deleghe ai professionisti abilitati.

Di particolare importanza infine le specifiche norme indirizzate a valorizzare il principio di certezza del diritto in sede di accertamento, a riprova e testimonianza dell’estrema puntualità e avvedutezza dell’intervento riformatore. Per i componenti di reddito a efficacia pluriennale e le perdite fiscali, si prevede infatti che i termini di accertamento decorrano dal periodo nel quale si è verificato il fatto generatore. Ma vengono anche fortemente ridimensionati sia l’utilizzo del valore di mercato, quale criterio presuntivo di maggiori componenti reddituali, limitandolo ai casi in cui sussistono altri elementi rilevanti, sia la presunzione di distribuzione ai soci degli utili accertati in capo a società di capitali a ristretta base partecipativa, limitandola ai casi di accertamento, in base a elementi certi e precisi, di componenti positivi non contabilizzati o di componenti negativi inesistenti.

In questo contesto riformatore, siamo certi che il contributo dei Commercialisti proseguirà con il massimo spirito collaborativo e costruttivo e sarà determinante, come già avvenuto nelle settimane precedenti al varo del testo oggi all’esame del Parlamento.

Salvatore Regalbuto è tesoriere del Consiglio nazionale dei commercialisti

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