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La sfida Fitto-Decaro infiamma la campagna per il voto europeo

Portata a casa la quarta rata del Pnrr, il ministro Fitto chiude l’anno con un risultato importante per il Governo Meloni ma anche per la sua politica di “rivisitazione” del piano di fondi europei e si appresta – come Radio palazzo inizia a ripetere con una certa insistenza -a ritornare in Europa, ma questa volta con una prospettiva diversa: prendere il posto di Paolo Gentiloni, attuale commissario per gli affari economici e monetari.

Dunque, la Puglia si appresta a vivere una sfida di grande suggestione elettorale: quella tra l’attuale sindaco di Bari, Antonio Decaro e il titolare del ministero per il Sud, Raffaele Fitto da Maglie. A prescindere dall’esito del voto, la sfida darà ulteriore visibilità internazionale alla Puglia con la possibilità di “riempire” due caselle nelle istituzioni dell’Unione europea: quella di commissario e di deputato.

Certo è che entrambi i candidati sono in stand by per diverse ragioni. Decaro attende la decisione del governo sull’eventuale – ma per il momento molto difficile – terzo mandato dei sindaci anche per le città con più di quindicimila abitanti. Mentre il ministro salentino aspetta di riscuotere anche la successiva rata del Pnrr e avviare la revisione dei fondi del Pnrr prima di sciogliere la riserva per la candidatura europea.

Su Fitto, in verità, influisce anche un’altra condizione politica: la decisione di altri ministri del governo Meloni di candidarsi alle europee – a cominciare dal cognato della premier, Francesco Lollobrigida, che vorrebbe accasarsi quale commissario all’agricoltura – che potrebbero insidiare l’ambizione del ministro del Sud.

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