Home Attualità Fiere e feste locali, gli ambulanti contro “il caso Cerignola”

Fiere e feste locali, gli ambulanti contro “il caso Cerignola”

Le associazioni di categoria degli ambulanti stanno discutendo del “caso Cerignola” dove il comune avrebbe affidato la gestione della manifestazione a soggetti privati e comunque si lamentano costi eccessivi per gli ambulanti.

Un tema che scalda le esternazioni sindacali, come quelle espresse dal presidente di Federcommercio, Michele Bucci, affiancato dal presidente del Goia–Fenapi, Rosario Cicciotti. «Sulla Fiera della Madonna di Ripalta, a Cerignola, riteniamo sia opportuno fare chiarezza e sarebbe anche il caso che ciò avvenga anche alla presenza del prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, che invitiamo a convocare le parti», scrivono i due rappresentanti sindacali.

La lettera

Tra l’altro nella lettera i due sindacalisti evidenziano «Riteniamo che a prevalere debba sempre essere l’interesse pubblico quindi sarebbe opportuno un chiarimento su quali siano i costi reali a carico degli Operatori partecipanti a queste manifestazioni e comunque quale sia l’interesse privato nell’affidamento della gestione a terzi da parte del comune. Nel caso del comune di Cerignola c’è stato tutto il tempo per avviare una seria e concordata discussione in merito ad aspetti gestionali e organizzativi della Fiera in questione». Proseguono poi Bucci e Cicciotti «La fretta con cui, invece, si è voluto procedere in un contesto di tempi ristrettissimi ci mette in condizione di contestare la procedura adottata e di chiedere al comune di Cerignola, nella persona del suo legale rappresentante quindi il sindaco, di soprassedere all’affidamento della manifestazione a terzi e avviare un tavolo di confronto permanente per i tanti problemi irrisolti dell’intero comparto commerciale cittadino. Da parte nostra garantiamo sin da ora la massima collaborazione perché la Fiera possa riuscire nel migliore dei modi e non sia o diventi un evento finanziario speculativo che ci veda poi costretti ad intervenire a posteriori per i casi specifici».

La questione

Per i due rappresentanti di categoria «È accaduto nel passato e in alcuni casi le conseguenze sono anche state pesanti per quanti abbiano inteso speculare su eventi e manifestazioni locali, regolarmente inserite nelle programmazioni comunali. In particolare trattasi di fiere, feste patronali, parrocchiali o similari».

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