Home Attualità Mezzo milione per fermare lo spaccio: torna “Scuole sicure”

Mezzo milione per fermare lo spaccio: torna “Scuole sicure”

Giovanissimi, da assuntori a pusher, il passo è brevissimo, quasi impercepibile. Girano nei corridoi delle scuole con qualche dose da piazzare o, in alternativa, sono punto di riferimento all’esterno.

Mentre lo spaccio nelle vicinanze degli istituti scolastici diventa presenza sempre più assidua, il Governo prova a reagire, utilizzando la forma della prevenzione. E lo fa attingendo a fondi straordinari, stanziando per la Puglia mezzo milione di euro.

L’annuncio è del senatore della Lega, Roberto Marti: «In previsione della ripresa dell’anno scolastico 2022/23, con l’operazione “Scuole sicure” sono in arrivo in Puglia circa 460 mila euro». L’obiettivo è quello di «finanziare iniziative di contrasto allo spaccio di stupefacenti vicino agli istituti scolastici del territorio». Le risorse, che nelle intenzioni arriveranno in tempi stretti, «saranno destinate ad iniziative per contrastare il fenomeno dello spaccio dinanzi agli edifici scolastici, in diversi comuni del territorio regionale».
La ripartizione dei fondi privilegia Bari, in virtù della maggiore densità della popolazione studentesca: 147 mila euro, suddivisi tra Casamassima, Castellana Grotte, Noci, Rutigliano, Valenzano, Adelfia, Capurso, Cassano delle murge, Locorotondo, Turi e Grumo Appula.

L’altra fetta più cospicua va alla provincia di Lecce: in tutto 103 mila euro, ripartiti tra Casarano, Surbo, Maglie, Leverano, Veglie, Monteroni di Lecce, Cavallino e Lizzanello.

A seguire quella di Taranto: 78 mila euro, che serviranno a progetti nei Comuni di Mottola, Sava, Laterza, San Giorgio Ionico, Crispiano e Statte. Altri 54 mila euro serviranno alla prevenzione del fenomeno nel brindisino, e in particolare a Ceglie messapica, San Vito dei Normanni, Oria e Latiano.

Alla provincia di Foggia: arriveranno 52 mila euro, nell’interesse degli studenti di Orta Nova, Torremaggiore, San Marco in Lamis e Apricena. Alla provincia Bat infine vanno 26 mila euro, ripartiti fra i comuni di Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia.

«Come nelle passate edizioni dell’iniziativa – si legge sulla circolare del Ministero dell’Interno – il contributo può essere destinato alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza (che non abbiano già beneficiato di forme di contribuzione pubblica), all’assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, all’acquisto di mezzi ed attrezzature e alla promozione di campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti».

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