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Minacce ad amministratori pubblici in Puglia: prima tra le regioni più colpite nel primo trimestre

In Puglia sono 635 gli atti intimidatori contro gli amministratori pubblici rilevati tra il 2011 e il 31 marzo 2023: in media, almeno uno a settimana nei confronti di sindaci, assessori, consiglieri e personale della Pubblica amministrazione pugliese. I dati sono contenuti nel ‘Dossier Puglia’ di Avviso Pubblico, presentato durante l’assemblea nazionale dell’associazione a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, da Pierpaolo d’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo e coordinatore regionale di Avviso Pubblico.

La Puglia è al primo posto tra le regioni più colpite nel primo trimestre. Dal primo gennaio al 31 marzo 2023, infatti, sono stati 14 gli atti di minaccia e intimidazione registrati sul territorio.

Dal dossier emerge un sostanziale distacco della popolazione dalle Istituzioni a tutti i livelli e una sfiducia nella capacità della pubblica amministrazione di far fronte alle istanze delle persone. Da dati elaborati dai rapporti di Forze di polizia emerge che nel 2020 la Puglia: era al primo posto per incidenza per reati di riciclaggio; al secondo posto per estorsioni, dietro la Campania, ma davanti a Calabria e Sicilia; al terzo posto – dietro Campania e Calabria, ma ampiamente davanti la Sicilia – per reati relativi all’associazione per delinquere di tipo mafioso. Per quanto riguarda lo scioglimento degli enti locali, dal 1991 (quando è entrata in vigore la legge) ci sono stati 25 provvedimenti dissolutori. Il 56% di questi è avvenuto negli ultimi cinque anni. Gli scioglimenti pugliesi rappresentano il 17,5% di quelli disposti nel periodo a livello nazionale.

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