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Scuola, i nodi in Puglia: 226 classi in meno e mancano ancora le nomine dei docenti

È già primo giorno di scuola in Puglia per molti istituti, già ieri aule piene per alcuni istituti che hanno deciso in autonomia di anticipare la data del 16 fissata dalla Regione.

Nomine mancanti

Si arriva in aula con 600 professori mancanti, con un personale Ata in agitazione (oggi è previsto lo sciopero davanti all’ufficio regionale da parte della Uil) e con un bollettino di nomine per le supplenze che ad oggi non è ancora arrivato: in Puglia non manca solo Bari, ma tutte le province (lo stesso vale per la Campania).

Tra ieri e oggi molti istituti tecnici apriranno le porte e da qui al 16 settembre tutte le scuole inizieranno l’anno scolastico 2024-2025. Per quella data le nomine delle supplenze potrebbero essere definitive, ma intanto si aspettano, per fine anno, i vincitori del concorso ministeriale, la graduatoria sarà pronta per dicembre e dunque chi inizia oggi non è detto che terminerà l’anno con lo stesso docente. Secondo i dati dello Snals su 2.861 posti vacanti di personale nella regione, il MIM ha autorizzato soltanto 2.181 immissioni in ruolo. Considerato che, tra queste, ci sono le oltre 1.700 nomine dell’ultimo concorso Pnrr 2023, sono solo 500 i vecchi precari che verranno stabilizzati. Ben 33 scuole pugliesi avranno anche una dirigenza precaria (nel senso di temporanea): 17 scuole non avranno la nomina di un DS, 13 hanno un incarico nominale e 3 temporaneo. Tre scuole sono della provincia di Bari, una della Bat, otto a Brindisi, sei su Foggia, quattro nel leccese e undici nella provincia di Taranto. Per il personale ATA i numeri sono ancora più importanti. Su 1.985 posti vacanti in organico di diritto, sono stati autorizzate soltanto 650 immissioni in ruolo.

Ma la scuola non sarà solo mancante di docenti, ci sono piccoli Comuni dove sarà dove per il mancato numero delle iscrizioni si rischia di chiudere, il dato regionale è che ci saranno 226 classi in meno. Non solo paradossalmente tra carenze strutturali e tagli al corpo docenti continueranno ad esserci le classi pollaio e, quest’anno forse più di altri ancora, saranno come forni roventi.

Gli auguri di Leo

Ieri intanto l’assessore regionale al ramo, Sebastiano Leo scrive alla platea scolastica pugliese una lettera di auguri per il nuovo inizio e aggiunge: «Vorrei dire una parola sulla recente polemica legata al grembiulino verde. Non possiamo permettere che le differenze diventino barriere. Credo che la scuola debba essere il luogo della libertà, un luogo scevro dagli stereotipi di genere, un ambiente in cui ciascuno è libero di essere se stesso, senza timore di essere giudicato o classificato», insomma vanno bene i grembiulini verdi.

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