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«Siano sbloccati i fondi per la riabilitazione termale»: Tutolo s’incatena davanti alla Regione Puglia

«Il Consiglio regionale pugliese può anche sospendere i lavori per alcune settimane nel periodo estivo, ma le patologie e le disabilità non vanno in ferie. Ci sono cittadini fragili che non possono usufruire di alcuni servizi specifici, in particolare di cicli di riabilitazione termale a loro destinati, poiché la Regione Puglia non ha normato circa l’utilizzo della quota da destinare ai pugliesi per la riabilitazione termale, pur avendo ricevuto dallo Stato un finanziamento di circa 370mila euro per il 2023. Fondi ancora bloccati in qualche cassetto». Lo afferma il consigliere regionale del Gruppo Misto, Antonio Tutolo, presidente della seconda Commissione consiliare, che ha annunciato l’intenzione di incatenarsi davanti alla sede del Consiglio regionale «per porre la giusta attenzione su questa situazione che perdura da troppo tempo» e «per sollecitare gli uffici preposti sulla questione dei finanziamenti alle Terme di Castelnuovo della Daunia, in provincia di Foggia».

La protesta andrà in scena domani, a partire dalle 11:30, davanti alla sede del Consiglio, in Via Gentile.

«Trovo quindi inaccettabile la mancanza di riscontro a richieste legittime circa i finanziamenti a disposizione, che, ricordo, nel passato sono addirittura risultati non utilizzati», afferma Tutolo affermando che è «scandaloso che in Puglia, per inerzia burocratica, ci siano persone con disabilità che non possono usufruire di una struttura con servizi e consulenti scientifici di primo livello nel settore della riabilitazione».

Il consigliere regionale si dice dunque pronto a «un altro gesto eclatante [si era già incatenato in altre due occasioni per chiedere che fossero consentite le visite dei parenti dei malati Covid negli ospedali e per sensibilizzare il Consiglio regionale sui problemi della Capitanata, n.d.r.] per risolvere una questione che sulla carta può sembrare minima ma che invece ha conseguenze pesanti sulla qualità della vita di tante persone fragili e sulle loro famiglie. Questa cosa non mi diverte, anzi mi avvilisce – conclude Tutolo -, ma se è l’unico modo per dare voce a dei disabili e a tutti coloro che hanno bisogno di quei finanziamenti per usufruire di quelle cure, bene, sono pronto ad auto mortificarmi ancora una volta. Ma mi dispiace che debba andare così».

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