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Ex Ilva, Emiliano con il ministro Urso a Taranto: «Decarbonizzare per portare l’acciaio green in Europa» – VIDEO

«La decarbonizzazione è un obbligo molto conveniente per Taranto. Se noi decarbonizziamo, infatti, possiamo pretendere che l’Unione europea consideri l’acciaio di Taranto come uno dei pochi acciai green già utilizzabili in Europa. L’Unione europea, infatti, non può obbligare le acciaierie europee a decarbonizzare per poi consentire ad altri gruppi industriali esteri di importare in Europa acciaio che non è green. Quindi, la decarbonizzazione è anche un modo per fare competizione intelligente, abbassando i costi di produzione e mettendo Taranto tra le prime acciaierie del mondo in grado di produrre acciaio pulito, con un vantaggio competitivo rispetto ad altri competitor che, dopo le chiusure del mercato americano, non possono certo pensare di venire a sbolognare in Europa acciaio prodotto con emissioni di Co2 altissime e con inquinamento altissimo».

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che stamattina ha partecipato – in Prefettura a Taranto – alla riunione convocata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per discutere della recente ammissione di Acciaierie d’Italia alla procedura di amministrazione straordinaria.

Presenti anche il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, la prefetta Paola Dessì, il consigliere del ministro Urso Giulio Veltri, il commissario straordinario di Acciaierie d’Italia Giancarlo Quaranta, il commissario straordinario di Ilva Spa Alessandro Danovi e i rappresentanti delle istituzioni, delle parti sociali e produttive locali e regionali.

«Taranto, che è una città martire ma nonostante ciò disciplinata, sta collaborando con il Governo, insieme alla Regione Puglia. Questo è l’ennesimo Governo col quale collaboriamo e abbiamo, come al solito, tutta la voglia di rivolgere la questione», ha proseguito.

La Regione Puglia, ha ricordato Emiliano, «ha composto un gruppo di lavoro a sostegno delle misure studiate dal Governo. In particolare, come anticipato nelle scorse settimane, abbiamo messo a disposizione l’avanzo di amministrazione della Regione Puglia, che ammonta a diverse decine di milioni di euro, per acquistare i crediti delle aziende dell’indotto che rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano a causa dell’amministrazione straordinaria» che è «una procedura con par condicio creditorum e rappresenta pur sempre un fallimento: ricordiamocelo».

Il presidente della Regione ha sottolineato che «ArcelorMittal ha portato questa fabbrica a non avere continuità aziendale per l’ennesima volta, richiedendo l’intervento del Governo. Adesso stiamo lavorando tutti insieme in un clima positivo, fino a prova contraria, per uscirne nella maniera migliore. I miei rapporti personali con il ministro Urso sono buoni e non abbiamo alternative alla collaborazione. Ce la metteremo tutta e manterremo il cuore aperto».

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