Home News Tfm, salta il confronto nel Consiglio regionale pugliese sul ripristino: «Il Pd...

Tfm, salta il confronto nel Consiglio regionale pugliese sul ripristino: «Il Pd deve rinunciare»

Alla fine è saltata in aula l’approvazione del Tfm nonostante il punto fosse inserito all’ordine del giorno e c’era un accordo segreto bipartisan fra i partiti.

La volontà di riesumare la liquidazione da 35mila euro a fine legislatura con effetto retroattivo per assessori e consiglieri regionali, era stata dichiarata apertamente 24 ore prima da parte del Pd nel corso del vertice di maggioranza in video conferenza col governatore Emiliano.

A guidare la crociata l’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia e il capogruppo Pd Filippo Caracciolo con il capogruppo di Con, Giuseppe Tupputi, orientato a rinviare il punto e Cinque Stelle e per la Puglia indecisi considerando la levata di scudi del comitato anti Tfm insorto proprio negli stessi frangenti con una nota al vetriolo a firma della Cgil. A togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato ieri mattina il segretario pugliese Pd Domenico Desantis, con l’appoggio del presidente Emiliano, che ha chiamato Caracciolo e Pentassuglia convincendoli via telefono a desistere. «Se lo facciamo ci vengono a prendere con i forconi», questo il tenore del colloquio.

E così in Consiglio regionale s’è parlato solo delle variazioni di bilancio. Alla fine è passato con 31 voti il disegno di legge contenente l’assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2023. Il grosso delle uscite in più (circa 100 milioni di euro) riguarda la sanità, circa 80 milioni di euro di cui 37 milioni per mettere in sicurezza i conti, coprire spese obbligatorie, ad esempio le nuove assunzioni per il personale, ed altri 45 milioni al nuovo ospedale Monopoli Fasano e alla Asl Brindisi. Approvata anche la norma per snellire il percorso che consente al Comune di adeguare la compatibilità del PUG al Piano paesaggistico.
Nelle battute finali della seduta è arrivato anche un comunicato del Pd in ordine al Tfm.

«In merito alla discussione relativa alla possibile reintroduzione del trattamento di fine mandato (Tfm) per i consiglieri regionali, all’ordine del giorno del Consiglio regionale della Puglia, è bene precisare che tale questione non rientra in alcun modo nelle scelte del Partito democratico». Lo hanno dichiarato Igor Taruffi, responsabile organizzazione nazionale Pd, Davide Baruffi, responsabile Enti locali nazionale Pd, e Domenico De Santis, segretario regionale Pd Puglia. «Pertanto – aggiungono – fermo restando il rispetto per l’autonomia degli eletti e del Consiglio regionale stesso, riteniamo doveroso chiedere a chi rappresenta il Pd in seno al Consiglio di negare il proprio sostegno a quella proposta». Una sorta di “avvertimento” su possibili “scherzetti” futuri sulla questione.

Musica per le orecchie dei Cinque Stelle: «Apprendiamo con soddisfazione la netta presa di posizione della segreteria regionale e nazionale del Pd in merito alla decisione di chiedere ai propri consiglieri regionali di negare il sostegno alla possibile reintroduzione del Trattamento di fine mandato. Il Movimento 5 Stelle sostiene da sempre questa posizione, storicamente contrari ai privilegi non possiamo che gradire la chiara posizione anche del Pd che si schiera al fianco del Movimento su questa battaglia. È un segnale importante, la politica fa un passo avanti e prende posizioni rispettose di tutti i cittadini pugliesi». Lo affermano in una nota il senatore M5S e vicepresidente Mario Turco.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version