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Patente a punti, formazione e incentivi contro le morti bianche

Il primo ottobre è stata una giornata importante per gli oltre 26mila lavoratori edili pugliesi: l’entrata in vigore della patente a crediti, infatti, pone le condizioni per avere più legalità e sicurezza anche nei cantieri in Puglia, a vantaggio non solo del settore ma di tutta la comunità regionale. La patente a punti è una intuizione nata in casa Cisl e Filca ben 21 anni fa, nel 2003. E anche la nostra regione è stata protagonista di questo importante strumento: nel 2005, infatti, in occasione del congresso della Filca Puglia a Otranto, fu pubblicato un opuscolo che conteneva nel dettaglio la proposta di introdurre nel sistema delle costruzioni la “patente a punti”, uno strumento premiale che aveva come obiettivo la qualificazione del settore. Sono passati una ventina d’anni ma l’obiettivo del provvedimento non è cambiato: puntare alla qualificazione del settore partendo dall’uomo e dal lavoro, concetti che noi sosteniamo da sempre.

Il quadro che emerge da questo importante provvedimento è il frutto di un confronto intenso e qualificato tra sindacato, aziende e istituzioni. Grazie anche al pressing della Filca e della Cisl sono stati migliorati molti aspetti che erano stati lasciati fuori dal decreto legge in prima applicazione e si è evitato che l’entrata in vigore del provvedimento slittasse di mesi, come si è rischiato dopo la presentazione di alcuni emendamenti al decreto Omnibus, emendamenti poi ritirati anche su nostra richiesta.

Da anni sosteniamo che gli investimenti in salute e sicurezza siano la chiave per dare qualità al settore delle costruzioni, innovazione al mercato e sostenibilità sociale. Una nuova stagione frutto del dialogo e delle proposte di merito della Cisl e della Filca. Ovviamente non ci fermiamo: chiediamo formazione vera che passi dai nostri enti bilaterali e una banca dati nazionale che certifichi la formazione, specie quella sulla sicurezza.

Chiediamo incentivi alle aziende che investono in formazione e innovazione, e ribadiamo la necessità di una grande campagna sulla cultura della sicurezza e sulla percezione del rischio, già a partire dalle scuole. La sicurezza dei lavoratori, dunque, resta la priorità della nostra azione sindacale: formazione, prevenzione, innovazione e cultura della sicurezza sono i pilastri per un lavoro di qualità. È una battaglia di civiltà da condurre insieme, noi la stiamo portando avanti con determinazione, concretezza e serietà.

In Puglia gli operatori della Filca e i tecnici del sistema bilaterale sono impegnati quotidianamente nei tantissimi cantieri in attività. I dati relativi agli incidenti, però, restano gravi e allarmanti: nella nostra regione nell’anno ci sono già state 37 morti sui luoghi di lavoro, con una media di ben 77 infortuni al giorno. L’edilizia resta uno dei settori più a rischio: oltre agli incidenti mortali si contano tantissimi infortuni nei cantieri, che provocano lesioni anche gravi, e si registra una crescita preoccupante dei casi di malattie professionali.

Il controllo nei cantieri, però, non si limita alle realtà più grandi, come l’alta velocità Bari-Napoli. Spesso, infatti, è proprio nei cantieri più piccoli, quelli meno strutturati, che si verificano gli incidenti. Da parte nostra proseguiamo l’impegno sul fronte della sicurezza e della legalità in tutti i luoghi di lavoro: la patente deve essere estesa a tutti i settori, ma rappresenta uno strumento in più per combattere e vincere la sfida della qualità del lavoro in edilizia, che resta un settore importante per il Pil pugliese, con oltre 26 mila addetti e 5.100 aziende attive.

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