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Lecce, sul silenzio elettorale scintille tra Salvemini e Poli: polemiche dopo la riunione di Emiliano con i primari delle Asl salentine

È bastata una riunione a porte chiuse, convocata dal presidente della Regione Puglia Emiliano con i primari delle Asl salentine, per sollevare un polverone politico. L’accusa al presidente, lanciata dal centrodestra, è di aver “approfittato” dell’incontro per fare campagna elettorale a favore del candidato sindaco del centrosinistra a Lecce Carlo Salvemini, nonostante il silenzio elettorale. Salvemini, infatti, oggi e domani sfiderà al ballottaggio la candidata del centrodestra Adriana Poli Bortone.

L’esposto
I partiti e i movimenti del centrodestra di Lecce hanno così inviato un esposto al prefetto segnalando «una gravissima violazione delle norme che impongono il silenzio elettorale alla vigilia delle elezioni comunali per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco nella città di Lecce». Per i rappresentanti del centrodestra «la violazione denunciata è tanto più grave perché proviene da una figura istituzionale, il presidente Emiliano, che dovrebbe essere figura di garanzia dell’intera popolazione pugliese». I firmatari dell’esposto hanno definito la riunione convocata da Emiliano “carbonara” per indurre «i primari delle Asl di Lecce a votare Salvemini, dimostrando che la sanità pubblica pugliese, lungi dall’essere al servizio dei cittadini, indipendentemente dalle loro identità politiche, è diventata solo ed esclusivamente uno strumento di potere politico, con tutto ciò che ne consegue in termini di terzietà e credibilità».

Le reazioni
Sul caso è intervenuta direttamente anche Adriana Poli Bortone. Secondo la candidata sindaca, Emiliano «ha tenuto per sé la delega alla sanità evidentemente proprio per usarla impropriamente quando c’è una situazione sanitaria allo scatafascio con liste d’attesa lunghissime, pronto soccorso intasati, persone costrette ad emigrare fuori regione per curarsi». «Caro Emiliano, il tempo è scaduto, avresti potuto – attacca Poli Bortone – farla sopra un palco la campagna elettorale mettendoci la faccia». Emiliano non ha replicato, ma dal suo entourage fanno sapere che l’iniziativa non viola affatto le norme. Una prima risposta ufficiale è invece arrivata dalla segreteria regionale del Pd, che contesta al centrodestra le modalità di intervento pubblico: «La Lega e FdI di Lecce hanno violato il silenzio elettorale. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di denunciare i firmatari del comunicato». Lapidario anche il deputato dem Claudio Stefanazzi che ha inviato una lettera di risposta al prefetto di Lecce. «Il centrodestra avvelena il clima politico. Il presidente, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di silenzio elettorale, ha salutato in maniera riservata e a porte chiuse alcuni amici appartenenti a diverse categorie sociali e professionali per parlare anche del ballottaggio a Lecce». Per poi aggiungere: «solo per cortesia ha risposto alla domanda del giornalista di una emittente locale chiarendo il motivo dell’incontro». Il deputato del Pd annuncia di aver «presentato una interrogazione parlamentare per chiarire come sia stato possibile che, con la dicitura messaggio elettorale a pagamento, solo pochi giorni fa sia stato consentito alla senatrice Poli Bortone di occupare per 1 ora e 30 minuti una trasmissione senza contraddittorio di sorta».

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