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Numero unico per le emergenze, ancora ritardi. Da gennaio 200mila euro di multa a giorno per la Regione Puglia

La Regione Puglia rischia di pagare un prezzo salatissimo per la mancata attivazione del Nue, il numero unico di emergenza che dovrebbe rispondere al 112. La centrale operativa, però, non ha mai risposto alle chiamate di emergenza, ne è mai entrata in funzione. Una pecca che adesso rischia di trasformarsi in un disastro politico amministrativo stante la multa europea che incombe sull’ente regionale per la mancata attivazione della centrale operativa. Se il Nue non sarà funzionante perfettamente entro fine dicembre, la Regione Puglia dovrà versare 200mila euro al giorno di penale per ogni giorno di ritardo accumulato dal primo gennaio 2024.

Una vicenda che ha dell’incredibile se si pensa che il numero di emergenza fu messo in cantiere dall’Unione europea negli anni Novanta con proroghe infinite concesse alle Regioni che avrebbero dovuto adeguarsi entro il 2008. La Puglia, tanto per cambiare, è rimasta buona ultima e ha recuperato i ritardi solo due anni fa nel 2021 grazie all’ex capo della protezione civile Mario Lerario, poi arrestato per corruzione. Lerario, all’epoca, fece le cose in grande e, anziché una, diede ordine di realizzare tre sedi Nue in Puglia, una a Modugno, l’altra a Foggia e un’altra ancora a Campi Salentina. Progetti e appalti faraonici costati circa 15 milioni di euro, ma che subito dopo il completamento si sono rivelati autentici bluff. Nessuna delle tre strutture è risultata mai agibile per errori di progettazione e apparecchiature e infrastrutture non a norma. Da ultimo a Foggia non risulta cablato persino l’impianto telefonico e per la connessione internet, il cuore della centrale, dopo che la sede iniziale individuata nell’aeroporto fu smontata pezzo per pezzo e trasferita nell’ex villaggio azzurro dove fu costruita ex novo con ulteriori esborsi a carico dell’ente regionale. Ad aggravare il quadro c’è poi la questione del personale che dovrebbe lavorare al 112, in particolare 126 candidati in pectore che per guadagnarsi il posto di lavoro 15 mesi fa superarono un regolare concorso pubblico. Da allora, però, sono rimasti in paziente attesa di essere assunti senza ricevere uno straccio di comunicazione.

A oggi nessuno sa in regione come finirà la telenovela Nue, una patata bollente ereditata dall’era Lerario con tanti buchi neri e fascicoli amministrativi da mettere a posto. Per questo dal primo giugno la giunta regionale ha nominato un commissario ad acta per sbrogliare la matassa e provare a risolvere la vicenda. Si tratta del generale in pensione della guardia di finanza Salvatore Refolo che ha ricevuto l’incarico di accelerare l’iter burocratico per scongiurare la tagliola della multa europea che ogni giorno che passa si fa più minacciosa.

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