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Reati ambientali, l’assessora Triggiani: «In Puglia li combattiamo con droni e IA» – L’INTERVISTA

La Puglia è sul podio (insieme a Campania, Calabria e Sicilia) perchè tra le regioni dove si concentra il 43,5% degli illeciti penali, stando al report di Legambiente. «Come Regione deteniamo tanti primati virtuosi e sapere di essere uno dei territori maggiormente colpiti dai reati contro l’ambiente con tutta evidenza ci preoccupa, ma Legambiente fa però luce anche su un altro dato oggettivo: ovvero il lavoro capillare di controllo e repressione che viene svolto in Puglia, da Regione e forze dell’ordine, con la collaborazione di enti e associazioni», a parlare è l’assessore regionale all’Ambiente, Serena Triggiani.

Per contrastare questo che cosa fate, assessore?

«La Puglia si è dotata di un nuovo Nucleo di vigilanza ambientale, una task force specializzata ed equipaggiata per tutelare l’ambiente, munita degli di strumenti tecnologici avanzati, come fototrappole con intelligenza artificiale e i droni con telecamere ottiche e termiche».

Secondo lei è importante anche diffondere una cultura ambientale? Per esempio nelle campagne, specie del leccese, ancora si scaricano rifiuti che entrano nella catena alimentare.

«Abbiamo sempre considerato il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti una criticità da contrastare e tante sono le misure, anche finanziarie messe in campo. Inoltre l’accordo con le Forze dell’ordine e l’Arpa Puglia costituisce uno strumento strategico definito con l’obiettivo precipuo di monitorare, controllare e contrastare il fenomeno, anche per finalità di deterrenza. E poi abbiamo adottato un documento strategico per il contrasto al fenomeno del littering, approvato con DGR n. 946/2022, e l’avvio di un progetto sperimentale contro l’abbandono nelle strade extra urbane a elevata valenza turistica e paesaggistica, che si avvale di sofisticati sistemi di videosorveglianza. Nell’ambito della strategia regionale di contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti abbiamo anche avviato una campagna di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno puntando sulla promozione della sensibilità verso l’ambiente».

Accanto ai reati c’è tanta bellezza, per esempio le biodiversità sono tante in Puglia, cosa si può fare per proteggerle?

«Io credo che come istituzione regionale abbiamo la grande responsabilità di indirizzare investimenti sulla scorta di progetti mirati, studiati e condivisi con il mondo universitario, della ricerca, con i comuni e gli enti. La Puglia sta facendo tanto in questa direzione, nel pieno rispetto dei target comunitari definiti nella strategia europea per la biodiversità, costruendo, per esempio, una rete coerente di Aree Protette terrestri e marine e ripristinando lo stato di conservazione di habitat e specie degli ecosistemi terrestri e marini. Inoltre sono all’attivo molte progettualità di promozione e valorizzazione della nostra biodiversità, che coinvolgono parchi e riserve naturali. Tutto questo per lasciare intatta la straordinaria bellezza delle nostre risorse e garantire un futuro migliore ai nostri figli».

C’è una Puglia che va oltre il mare, che ha boschi, aree verdi, cammini, che cosa si fa per conservarla?

«Ha ragione, c’è una Puglia che ha risorse straordinarie e che stiamo cercando di valorizzare certi che il connubio tra natura, agricoltura, cultura e turismo sia strategia vincente soprattutto perché si sta scoprendo sempre di più che preservare appunto l’ambiente, valorizzando le risorse, i prodotti, l’autenticità paesaggistica e storica dei nostri luoghi, rappresenta una grande opportunità per l’economia della nostra regione ed è un bene da tutelare per le future generazioni».

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